Per sfrattare più velocemente possibile, la procedura deve seguire un iter preciso, è bene comunque intraprendere la strada del dialogo e di un accordo tra le parti.
Nello specifico il proprietario, dopo essersi assicurato dell’adempienza, può iniziare la procedura di sfratto inviando una lettera di diffida: questo documento ufficiale invita l’inquilino a saldare il debito entro dei tempi prestabiliti, solitamente 15 giorni. La diffida è un tentativo di dialogo con l’affittuario moroso, evitando di passare immediatamente per vie legali.
Se l’inquilino non rispetta la diffida, il proprietario può passare per vie legali presentando una richiesta formale al tribunale citando per sfratto l’inquilino moroso. Quest’ultimo avrà 20 giorni per preparare la propria difesa, accelerando sensibilmente l’iter giudiziario. Il giudice esaminerà il caso e potrà convalidare lo sfratto esecutivo se ritenuto opportuno. Dopo la convalida dello sfratto da parte del giudice, l’inquilino avrà 30 giorni per liberare l’immobile autonomamente.
Il procedimento è disciplinato dall’articolo 658 del codice di procedura civile. È obbligatorio presentare il contratto di locazione immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate. Lo sfratto è giustificato da diversi motivi, ad esempio il classico mancato pagamento del canone di locazione, detto morosità. Se viene a mancare il pagamento del canone di locazione per almeno due mesi consecutivi, il proprietario è legittimato ad iniziare la procedura di sfratto. Si può procedere anche in caso di un singolo mancato pagamento trascorsi 20 giorni dalla scadenza, oppure se il debito relativo alle spese accessorie raggiunge l’equivalente di due mensilità di affitto.
NeI caso di scadenza del contratto di locazione, e in caso di preavviso, il proprietario può richiedere all’inquilino di liberare l’immobile e, in caso non avvenga, si può avviare il procedimento di sfratto per finita locazione. l’inquilino ha la possibilità di opporsi allo sfratto, rallentando conseguentemente la procedura; nel caso l’opposizione fosse supportata da contestazioni valide, lo sfratto potrebbe essere sospeso fino alla risoluzione definitiva della controversia.